Giusy Lauriola

Giusy Lauriola

www.giusylauriola.com



“Il mio processo creativo nasce dalla consapevolezza che le parole non potranno mai catturare pienamente ciò che accade nel silenzio del gesto pittorico. Tutto prende vita da un bisogno profondo, radicato in uno spazio interiore invisibile e intangibile, dove il tempo e lo spazio si dissolvono. Mi piace immaginare che in quel luogo esistano immagini primordiali, entità già formate che vivono di una propria energia, in attesa di essere richiamate. Sono queste visioni a emergere, rispondendo a un'emozione, a ciò che accade dentro o fuori di me.

C’è chi trasforma questo impulso in musica, chi in parole, chi in danza. Credo che l’origine sia sempre la stessa: un bisogno universale di espressione. Nel mio percorso, cerco di vivere questo processo con una libertà crescente, consapevole che la mia arte non abbia il potere di cambiare il mondo o di annullarne il male. Ma forse può donare un’emozione, creare un momento di connessione, sospensione o meraviglia.”  

Giusy Lauriola  è nata a Roma dove vive e lavora.


Il percorso artistico di Lauriola si sviluppa come un dialogo continuo tra il mondo esterno e l’universo interiore.

 Gli esordi della sua carriera si sono focalizzati su temi di forte impatto sociale, come la guerra, i bisogni indotti e la città di Roma, tradotti in opere che offrivano una visione personale e originale di queste realtà. Con il tempo, il suo percorso artistico è evoluto, spostandosi verso una riflessione più intima e profonda. Questo cambiamento l'ha portata a esplorare il significato della forza nella figura femminile, il valore delle emozioni e dei sentimenti che si instaurano nel contatto tra due persone, e a creare paesaggi caratterizzati da atmosfere sospese, dove il colore e la resina diventano strumenti per riflettere sul nostro io interiore. Al centro della sua ricerca emerge anche la natura, non più vista come qualcosa da sfruttare, ma come parte essenziale del nostro essere, un richiamo primordiale che invita a ristabilire un legame armonioso con ciò a cui apparteniamo. Nonostante questa evoluzione, l’intensità e la forza espressiva che definiscono il suo linguaggio pittorico rimangono una costante imprescindibile.


Dal punto di vista tecnico, Lauriola ha intrapreso un’evoluzione significativa. Nei primi anni, il suo lavoro si basava sull’uso di fotografie tratte da riviste e dal web, reinterpretate attraverso interventi pittorici e digitali, accanto a materiali come il plexiglas. Con il passare del tempo, ha scelto di abbandonare questi strumenti, concentrandosi sulla pittura come mezzo centrale della sua espressione.


Dal 2010, un elemento costante del suo lavoro è la resina, una sorta di “amica geniale” che ha accompagnato ogni fase della sua ricerca. Questo materiale, oltre a essere un fedele alleato tecnico, aggiunge una dimensione materica e sensoriale alle opere, trasformandole in esperienze visive e tattili uniche, capaci di coinvolgere l’osservatore.


Nella sua ricerca emergono due figure di grande ispirazione: Mario Schifano, la cui energia dirompente nel gesto pittorico e nell’uso audace del colore sembra dialogare con la sua sensibilità, e Egon Schiele, riferimento cruciale per il tratto nel disegno. La capacità di Schiele di trasformare il corpo umano in un racconto emotivo e viscerale appare come un’influenza tangibile nella rappresentazione dell’essenza umana da parte di Lauriola.

I colori, lungi dall’essere semplici pigmenti, diventano strumenti espressivi per trasmettere emozioni profonde e intime. Le pennellate evocano un’energia primordiale, come riflessi inconsci della forza della natura, mentre la modulazione di luce e colore assume un carattere quasi meditativo.


Il dialogo tra fluidità e architettura compositiva si manifesta nell’interazione tra resina, acrilico e smalto. Questo confronto materico genera un dualismo tra forze opposte, che si fondono per dare vita a dimensioni sospese e immateriali. È proprio questa tensione, tra gesto controllato e impulso istintivo, a definire il lavoro di Lauriola, creando un ponte tra il suo mondo interiore e la realtà esterna.


 Alcune opere sembrano frammentarsi e ricomporsi, non come semplici rappresentazioni realistiche, ma come manifestazioni di emozioni imprigionate nei colori. L’accostamento di figure astratte ed elementi simbolici richiama l’approccio di Twombly, dove il segno perde la sua funzione descrittiva per diventare portavoce di narrazioni emotive e intellettuali. In questa continua oscillazione tra figurativo e astratto, ogni opera si offre come un viaggio interiore, una riflessione sul dualismo tra ciò che è visibile e ciò che rimane nascosto. L’uso dello spazio, spesso indefinito o volutamente vuoto, conferisce alle creazioni un’aura metafisica che invita a meditare sul senso stesso dell’immagine.


Hanno curato le sue mostre

Hans Achtner, Giorgia Calò, Maurizio Calvesi, Antonietta Campilongo, Cristina del Ferraro, Manuela De Leonardis, Federica Di Stefano, Micol di Veroli, Barbara Drudi, Carlo Ercoli, Gianluca Marziani, Manuela Pacelli, Sergio Rispoli, Rossella Savarese, Agnieszka Zakrzewicz.


Premi e riconoscimenti

Nel 2021, in occasione del SyArt Sorrento International Festival, ha ricevuto il prestigioso Premio Arbiter Fata Verde, e nel 2022 le è stata dedicata la copertina della rivista Arbiter. Ha inoltre ottenuto una Menzione d’Onore dal Circle Foundation for the Arts nel 2020 e nel 2022, ed è stata finalista a importanti premi come il Premio Lupa 2020 e il Premio Celeste 2007. Nel 2015 ha vinto il concorso Museo Pier Maria Rossi. Le sue opere sono conservate in prestigiose collezioni, tra cui il Copelouzos Family Art Museum di Atene, la SanPaolo Invest Art Collection di Roma, e la Pinacoteca Comunale Antonio Sapone di Gaeta. Dal 2021 al 2024 ha partecipato a numerose fiere d’arte contemporanea come Arte in Nuvola a Roma e le fiere di Genova, Padova e Parma.

Nel 2020 è stata inclusa nell’Atlante dell’Arte Contemporanea De Agostini, una delle più complete rassegne sugli artisti italiani dal 1950. La sua carriera l’ha portata a esporre a livello internazionale, come ospite d’onore all’International Photo Festival di Lodz (Polonia) nel 2006, e in mostre personali in sedi prestigiose come l’Istituto Italiano di Cultura di Damasco nel 2010 e l’Istituto Italiano di Cultura di Tokyo nel 2024, in occasione della Giornata della Memoria.


MOSTRE PERSONALI

2025

Svanire, La Vaccheria di Roma Capitale (a cura di Carlo Ercoli); Svanire, Auditorium di San Pancrazio, Tarquinia (a cura di Hans Achtner); Svanire, SyArt Gallery, Sorrento (a cura di Rossella Savarese);

2024 

Linea sottile, Palazzo Marziale, Sorrento (a cura di Rossella Savarese); Sospesi nella Natura, galleria SpazioCima, Roma (a cura di Roberta Cima); Presentazione del Diario di Guido Levi in occasione della Giornata della Memoria, Istituto Italiano di cultura, Tokyo, Giappone (a cura di Manuela De Leonardis); 

2023

Open studio, Roma; Il cielo in una stanza, Auditorium di San Pancrazio, Tarquinia (a cura di Hans Achtner);

Chiudi gli occhi, Aranciera di San Sisto, Roma, galleria Artetika, Palermo (a cura di Federica di Stefano con testo critico di Carlo Ercoli);

2022

Greetings from Athens, residenza artistica alla Domus Art Gallery Atene, Grecia (a cura di Manuela De Leonardis); Prendiamo il sentiero paludoso per arrivare alle nuvole, Galleria Umberto Mastroianni nei Musei di San Salvatore in Lauro, Roma (a cura di Federica di Stefano con testi critici di Manuela De Leonardis e Carlo Ercoli); Prima di copertina e intervista rivista Arbiter di aprile 2022;

2021

Vincitrice Primo Premio Arbiter Fata Verde 2021 nell’ambto del SyArt, Sorrento Festival Internazionale d’Arte, Villa Fiorentino; Amabie La Magica Profezia dello Yokai, Mo.C.A. studio gallery, Roma (a cura di Manuela De Leonardis); Realizzazione delle tavole illustrate per il progetto editoriale Guido Levi. Una storia piena di paure, di ansie e di storie quasi gialle 1942–1946 (a cura di Manuela De Leonardis);

 2020

Perimetro Infinito, galleria SpazioCima, Roma (a cura di Carlo Ercoli); Honarable Mention del Circle Foundation for the Arts; Finalista al Premio Lupa, Roma;

2019

About Dreams, Mo.C.A. studio gallery, Roma (a cura di Carlo Ercoli); Women InColors, Domus Art Gallery Atene, Grecia (a cura di Glenda Lorenzani); Residenza artistica, Ritratto a mano 5.0 2019, Ex Convento delle Clarisse (a cura di Giuliana Benassi) Caramanico Terme (Pescara);

2018

Sixtysteps, for Another Place, New Mental Landscape Art Project, ContestaRockHair, Roma (a cura di Carlo Ercoli); Iosepha, Galleria SpazioCima, Roma (a cura di Roberta Cima);

2016

Dodici, sponsorizzata dalla sede di Roma di Banca Generali (a cura di Ada Egidio); Dreamland, Domus Art Gallery, Atene, Grecia (a cura di Glenda Lorenzani);

2015

Fuori dal mondo, Collezionando Gallery, Roma (a cura di Ada Egidio);

2014

Butterfly Effect, Domus Art Gallery, Atene, Grecia (a cura di Glenda Lorenzani); Qui e Ora, Collezionando Gallery, Roma (a cura di Ada Egidio);

2013

Aspirazioni Urbane, Studio Mo.Ca, Roma (a cura di Cinzia Bonamoneta);

2011

Viandante Urbano, Studio Mo.Ca, Roma (a cura di Cristina Del Ferraro);

2010

Urban Visions in Progress, Centro Culturale Arabo, Aburemmaneh, per l’Istituto Italiano in Siria Damasco (a cura di Carlo Ercoli);

2009

Blowing in the wind, galleria Ercoli Arte Contemporanea, Roma (a cura di Carlo Ercoli); Sei gradi. Un Istante, Galleria 196, Roma (a cura di Manuela De Leonardis);

2008

ExtraUrbane, Galleria 196, Roma (a cura di Micol di Veroli);

2007

S.P.Q.R., Studio Mo.Ca, Roma (a cura di Giorgia Calò); D.I.O., Artemisia Art Gallery, Montecarlo (Principato di Monaco), Il Frantoio, Capalbio (Grosseto) (a cura di Gianluca Marziani); Premio Celeste 2007, mostra come finalista, ISA Istituto Superiore Antincendi, Roma (a cura di Gianluca Marziani); Oltre, Abitart, Roma, calendario espositivo di Roma Design più, rassegna internazionale Promossa dall’Università “La Sapienza”, Roma (a cura di Micol di Veroli);

2006

Ciò che vuoi è ciò di cui hai bisogno? S. Cecilia in Trastevere, Roma (a cura di Cristina del Ferraro); Killing Paradise, International FotoFestival, Lodz, Polonia (a cura di Agnieszka Zakrzewicz);

2005

Istanti, Mo.Ca., Roma (a cura di Cristina del Ferraro);

2004

Cambialamore, Salon Privé Arti Visive, Roma (a cura di Sergio Rispoli).

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